Il Fiume Oglio costituisce, con i suoi 280 km di lunghezza, il secondo affluente per importanza del Po, nel quale sfocia dopo aver attraversato le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Coincide, per la quasi totalità, con il confine occidentale del Parco dell’Adamello, dal Comune di Ponte di Legno sino a Breno (BS), e rappresenta l’elemento naturalistico più importante del fondovalle alpino della Valle Camonica, che percorre per 81 km con una superficie di bacino imbrifero pari a 175.200 ha.
L’Oglio nasce presso l’abitato di Ponte di Legno (a 1236 metri s.l.m.) dalla confluenza del Torrente Narcanello (le cui sorgenti sono nel Parco dell’Adamello, presso il Monte Castellaccio a 3104 metri s.l.m.) con il Torrente Frigidolfo (le cui sorgenti sono nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Valle delle Messi, sulle pendici del Corno dei Tre Signori a 3360 metri s.l.m.) e si immette nel Lago di Iseo a quota 185 m.s.l.m. Il corso dell’Oglio si estende in direzione Nord-Sud, circondato da importanti gruppi montani appartenenti alle Alpi Retiche meridionali (Adamello, Re di Castello, Listino, Badile, Frerone, Blumone in sponda idrografica sinistra; Gruppo dell’Ortles-Cevedale, Torsoleto, Venerocolo, Concarena, Pizzo Camino, Monte Altissimo nelle Alpi Orobie orientali in sponda destra); una parte del suo bacino imbrifero è costituita da ghiacci perenni.
Il regime idrologico è tipicamente alpino, anche se l’andamento delle portate presenti negli alvei del corso principale e dei torrenti laterali è fortemente alterato da numerose attività di derivazione a scopo idroelettrico.
Un fiume è paragonabile ad una “arteria” in grado di distribuire alle “cellule” dei tessuti territoriali che lo circondano linfa vitale ed energia e consente, entro certi limiti, di assorbirne, come fa una “vena”, le sostanze tossiche per poi depurarle.