La Ciclovia del Fiume Oglio, è un progetto ambizioso, nato nel 2012 grazie alla sinergia della Comunità Montana di Valle Camonica – Parco dell’Adamello, unitamente ad altri enti territoriali quali, la Comunità Montana del Sebino Bresciano, la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, il Parco Regionale dell’Oglio Sud ed il Parco Regionale dell’Oglio Nord.
Si tratta di un itinerario ciclopedonale che connette ben 280 chilometri di percorsi lungo le sponde dell’omonimo corso d’acqua partendo dal Passo del Tonale e attraverso la Valle Camonica, poi affacciandosi sul Lago d’Iseo, e ancora percorrendo il Parco dell’Oglio Nord, sino al Parco dell’Oglio Sud per raggiungere la foce del fiume Po, promuovendo così la mobilità dolce ed il turismo sostenibile.
Nel tratto camuno, la Ciclovia del Fiume Oglio è completa e percorribile all’80% per assaporare con la giusta lentezza i “Segni” e i “Sapori” del territorio, in un palcoscenico naturale che permette di spaziare tra arte, storia e tradizioni.
Partendo da Ponte di Legno, la ciclovia collega per un tratto di 12 chilometri la località turistica di Vezza d’Oglio, da cui è possibile proseguire in direzione di Edolo.
A Capo di Ponte inizia la “Pista ciclabile camuna” che, alternando paesaggio naturale e urbano, prosegue in sede propria (salvo brevissimi tratti, essenzialmente in coincidenza di incroci con altre arterie) per oltre 40 chilometri, incontrando i centri di Breno, Darfo Boario Terme, Pisogne, giungendo quindi sulla riva orientale del Lago d’Iseo.
A Pisogne, la pista attraversa il borgo costeggiando il lago sino a connettersi al panoramicissimo tratto della pista Vello – Toline, percorso di straordinaria bellezza per il paesaggio e i panorami degni delle più belle coste mediterranee, per certi tratti simile ed addirittura più selvaggio della costa amalfitana.
La pista procede poi lungo la costa orientale del lago attraversando i numerosi e pittoreschi centri lacustri sino ad Iseo e da qui, costeggiando la Riserva Naturale delle Torbiere, giunge a Sarnico dove imbocca la pista ciclabile lungo l’Oglio, in avanzata fase di realizzazione, attraversando la Franciacorta.
Pedalando tra i territori dei due Parchi fluviali dell’Oglio nord e dell’Oglio sud, si arriva al Po. Oltre, il ciclista dovrà scegliere se giungere al Mare Adriatico attraverso il Delta del Po e gli omonimi Parchi emiliano – romagnolo e veneto, percorrere a ritroso il Grande Fiume sino a Torino, o avventurarsi lungo le ciclovie appenniniche che passando da Parma portano a Roma ed al sud dell’Italia.
Tutta la ciclabile della Valle Camonica, eccezion fatta per il tratto a nord di Edolo, è capillarmente servita dalla storica linea ferroviaria di Trenord “Brescia – Iseo – Edolo”. Presso tutte le stazioni ferroviarie è consentito caricare la propria bicicletta sui vagoni, concludendo la gita sui pedali in modo completamente ecologico e sostenibile.
Gli obiettivi, oltre a quello di dare corpo ad un percorso comprensoriale di mobilità ciclistica dolce nei territori attraversati, era anche quello di proporre un percorso ciclabile di interesse europeo. Infatti, in alta Valle Camonica attraverso i Passi del Tonale e dell’Aprica ci si congiunge: verso est (Tonale) con la trentina Val di Sole e quindi con le piste ciclabili della Val di Non e della Valle dell’Adige, e verso ovest (Aprica) con la Valtellina e da qui lungo l’Adda fino alla pista ciclabile della Valchiavenna che porta in Svizzera.
Con tale percorso si darà così corpo ad un circuito internazionale che porterà da Torino o da Venezia (progetto VenTo – Politecnico di Milano), lungo il Po e quindi lungo l’Oglio, sino alle piste ciclabili di Svizzera, Austria e Germania e lungo la Valle del Reno, sino al Lago di Costanza e oltre. Si delinea così un ambizioso progetto che supera i confini nazionali, ridefinendo una nuova geografia della mobilità sostenibile europea. Una rete capillare di itinerari ciclo-pedonali che, attraversando da un capo all’altro il vecchio continente, congiungeranno idealmente il bacino del Mediterraneo al Mare del Nord.